Tornare all’ Opera di Montecarlo con il ruolo di Giorgio Germont ne La Traviata, dopo il successo ottenuto nel 2021 nella Madama Butterfly, quali emozioni ti da?
Come puoi immaginare per me è una grande gioia, l’Opera di Montecarlo è un palcoscenico molto prestigioso, e lavorare qui mi rende molto felice, ho la fortuna di proporre il mio Germont dopo le recenti recite a Firenze e a Salerno, e credo di aver trovato una certa maturità in questo personaggio. Mi sta aiutando in questo molto anche il lavoro fatto con il Maestro Massimo Zanetti e la sua visione del personaggio, e anche la messa in scena di Jean Luis Grinda, che mi mette completamente a mio agio essendo una versione davvero fedele allo spartito di Giuseppe Verdi sia per ambientazioni che per rispetto alle necessità del compositore.
In questo caso in particolare il mio personaggio si presenta al pubblico con il suo lato più forte e insensibile nei confronti di Violetta, questo per proteggere gli interessi della famiglia, ma il suo modo di vedere la sventurata Violetta cambierà già dalla scena in casa di Flora nella seconda parte del secondo atto, per poi diventare paterno nel finale dell’opera.
Ritrovi in questa produzione Aida Garifullina dopo il recente jump in al Maggio Musicale Fiorentino che cosa ci dici di questa artista e come ti trovi con lei?
Il Jump in di Firenze era stato cosi last minute che ho incontrato Aida solo sul palcoscenico al momento di dire “Madamigella Valery…” qui invece abbiamo avuto un po’ più di tempo per lavorare insieme sia musicalmente che scenicamente e trovo che la sua Violetta sia davvero di primissimo ordine. Mi piace come recita e come canta, la passione e il sentimento che ci mette e penso che le nostre voci si fondano davvero bene insieme specialmente nel famoso duetto del secondo atto.
Dopo tanti anni ritrovi anche Javier Camarena qui nella parte di tuo figlio Alfredo.
Io e Javier abbiamo cantato tanto negli anni in cui siamo stati entrambi stabili al teatro di Zurich, abbiamo cantato insieme Barbiere e Falstaff soprattutto, e ho sempre trovato in Javier un collega molto bravo e con una tecnica ineccepibile, un professionista molto serio. Mi da grande gioia vedere quanti progressi ha fatto e la brillante carriera che sta avendo oggi. E’ una bella opportunità ritrovarlo qui come “figlio” e adoro cantare con lui la scena della mia aria nel secondo atto.
Avresti dovuto cantare solo una recita il giorno 21 marzo ma adesso ti ritrovi impegnato in tutte e quattro le recite.
Avevo accettato con grande entusiasmo di fare da Cover al maestro Placido Domingo perché è una celebrità del mondo della lirica, e perché c’è sempre qualcosa da imparare da professionisti del suo calibro, ora mi ritrovo tutte le recite di questa produzione e voglio sfruttare al meglio questa opportunità perché per me è molto importante, per consolidare il ruolo e per migliorarmi, sono orgoglioso del lavoro fatto fin qui e per quello che spero mi porti questa nuova avventura dal punto di vista lavorativo.
Montecarlo in pochi Km quadrati tanta arte e bellezza.
Hai detto benissimo, in uno degli stati più piccoli al mondo, c’è una abbondanza di arte e di bellezza incredibile, l’opera con la magnifica sala Garnier, fantastica nel suo addobbo e splendida per acustica. Il bellissimo auditorium Ranieri III, lo splendido Grimaldi Forum, l’orchestra filarmonica di Montecarlo che sta suonando magistralmente anche la nostra Traviata. Senza contare la bellezza della città e della sua costa, i giardini splendidi e le passeggiate, il castello e tutte le altre magnifiche attrazioni della città. Se a tutto questo aggiungiamo il clima che in questi giorni è davvero quasi estivo con punte di 20 gradi centigradi allora è tutto davvero perfetto!
Mi riempie davvero di gioia essere qui.